PsicoLetture

Se la nota dicesse: non è una nota che fa la musica …
non ci sarebbero le sinfonie
Se la parola dicesse: non è una parola che può fare una pagina …
non ci sarebbero i libri
Se la pietra dicesse: non è una pietra che può alzare un muro …
non ci sarebbero le case
Se la goccia d’acqua dicesse: non è una goccia d’acqua che può fare il fiume …
non ci sarebbe l’oceano
Se il chicco di grano dicesse: non è un chicco di grano che può seminare il campo …
non ci sarebbe il pane
Se l’uomo dicesse: non è un gesto d’amore che può salvare l’umanità … non ci sarebbero mai né giustizia né pace, né dignità né felicità nella terra degli uomini
Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota
Come il libro ha bisogno di ogni parola
Come la casa ha bisogno di ogni pietra
Come l’oceano ha bisogno di ogni goccia d’acqua
Come la messe ha bisogno di ogni chicco
L’umanità intera ha bisogno di te, qui dove sei, unico, e perciò insostituibile
[Michel Quoist] www.salutepsicologia.com
#salute #psicologia

Il Villaggio delle 100 persone di Cesare De Silvestri

Se potessimo ridurre la popolazione del mondo intero ad un villaggio di 100 persone

mantenendo le proporzioni di tutti i popoli della terra, gli abitanti sarebbero così ripartiti:

52 donne

48 uomini

1 sarebbe incinta

1 sarebbe in fin di vita

57 Asiatici

21 Europei

14 Americani (Nord, Centro e Sud America)

8 Africani

70 non bianchi

30 bianchi

70 non cristiani

30 cristiani

89 eterosessuali

11 omosessuali

70 sarebbero analfabeti

1 (sì, uno solo) avrebbe la laurea

1 possiederebbe un computer

80 vivrebbero in case senza abitabilità

50 soffrirebbero di malnutrizione

6 possiederebbero il 59% della ricchezza di tutto il villaggio (e tutti e 6 sarebbero statunitensi)

Se stamattina vi siete svegliati con più salute che malattia,

state meglio del milione di persone che non vedranno la prossima settimana.

Se non avete mai provato i rischi mortali di una battaglia, la solitudine dell’imprigionamento, l’agonia della tortura, i morsi della fame,

siete più fortunati di 500 milioni di abitanti di questo mondo.

Se avete vestiti addosso, un tetto sopra la testa, un posto per dormire e qualcosa da mangiare,

siete più ricchi del 75% degli abitanti del mondo.

Se avete soldi in banca o nel vostro portafoglio o almeno qualche moneta in una ciotola,

siete fra l’8% delle persone più benestanti al mondo.

Se potete stringere la mano di qualcuno, abbracciarlo o almeno toccarlo sulla spalla,

siete fortunati perché potete offrire e ricevere un po’ di calore umano.

Se sapete sorridere e vi sentite grati di ciò che avete,

siete fortunati perché la maggioranza della gente potrebbe fare altrettanto ma non lo fa.

Se infine volete sentirvi veramente molto ricchi,

pensate a tutte le cose che avete e che nessuna quantità di denaro al mondo potrebbe mai comprare

E se potete leggere questo messaggio, siete doppiamente fortunati,

perché qualcuno ha pensato a voi

e perché non siete fra i due miliardi di persone che non sanno leggere.

Buona giornata. Contate ad una ad una tutte le vostre fortune e su con la vita!

Diffondete questo testo per ricordare a tutti che invece di lamentarsi,

è meglio cercare di aiutare gli altri meno fortunati di noi.

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